Sempre sul Covid…..

Ancora sul Covid: il vaccino al centro.

La Redazione

Quest’oggi, dopo il consueto Bollettino epidemiologico regionale abbiamo appena riferito del cosiddetto dibattito centrale sul Covid relativo alle “restrizioni natalizie”, ma il dibattito non si ferma lì.

Infatti il 29 dicembre l’Ema (L’Agenzia europea per i medicinali) dovrebbe dare il via libera al vaccino Pfizer. Il ministro per gli Affari regionale Francesco Boccia ha annunciato un vertice tra Governo e Regioni, per questo pomeriggio, affinché ogni Regione fornisca in “tempi rapidissimi” il numero dei primi soggetti che dovranno essere vaccinati. Alla riunione parteciperanno il Commissario Domenico Arcuri ed il Ministro alla Salute Roberto Speranza. Quest’ultimo ha dichiarato: “s’intende accelerare e credo che la leale collaborazione con le regioni consentirà a Arcuri di distribuire i vaccini a gennaio, probabilmente anche in tempi più rapidi di quelli che erano stati previsti”.

Gli ha fatto eco Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico: “Ragionevolmente, per il grande lavoro che si sta facendo e compatibilmente con la disponibilità di dosi vaccinali, è lecito pensare che entro la fine dell’estate offriremo il vaccino a tutti i residente del nostro Paese “.

Sempre Roberto Speranza, oggi particolarmente loquace, ha affermato: ” Gennaio sara’ il mese delle vaccinazione e spero che si possa partire in contemporanea in tutta Europa. Il 29 Ema darà il via al vaccino Pfizer e da quel giorno l’Aifa e l’Italia saranno pronte a partire. Spero che in Europa si scelga tutti lo stesso giorno. E questa è una proposta che l’Italia ha fatto“. Proseguendo: “Massimo rigore e massima sicurezza, il cuore delle vaccinazioni sarà primavera estate, volontaria e sicura. Non dobbiamo mettere la polvere sotto il tappeto, ma poi subito al lavoro”. Ha, quindi aggiunto: ” Affrontiamo i nodi a viso aperto e se ci sono tensioni affrontiamole in questa maggioranza e nel perimetro di questo Governo. Non dobbiamo certo mettere da parte problemi e tensioni ma poi concentriamoci su tre grandi sfide che ci aspettano: la campagna vaccinale, l’utilizzo intelligente del Recovery fund e la guida del G20.

A Speranza ha fatto eco invece Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute: “Non è che da gennaio e febbraio risolveremo tutti i problemi, ci dobbiamo mettere in testa che durante tutto questo periodo dobbiamo avere comportamenti adeguati e questo è il motivo per cui facciamo anche un appello: sotto le feste stiamo molto attenti perché la circolazione virale può riprendere quando i comportamenti cambiano e diventano tali da favorire la ripresa di questa circolazione”.

In sintesi: la splendida notizia del vaccino in dirittura d’arrivo non deve essere intesa come un liberi tutti. Quantomeno finchè la campagna vaccinali non sarà completata occorre mantenere comportamenti atti a prevenire la diffusione del virus.

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