Scuola: la parola ai genitori

Finché didattica a distanza non ci separi- parte seconda

Cinzia Montedoro

Come ben sappiamo il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, con un’ordinanza sulla scuola, ha sospeso da venerdì 30 ottobre fino al 24 novembre l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado, salvo le scuola dell’infanzia, i laboratori e la didattica speciale.

Come annunciato dallo stesso Emiliano è stata una  decisione sicuramente sofferta presa  a causa dell’alto numero di contagi connesso alla riapertura delle scuole in queste settimane, decisione bocciata da molti leader politici in primis la ministra dell’istruzione  Azzolina, la quale ha più volte richiesto l’apertura “Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie. Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza”.

In realtà una piccola marcia indietro nei giorni scorsi c’è stata: in una nota inviata all’ufficio scolastico regionale, Emiliano precisa che «nelle classi delle scuole pugliesi con alunni che hanno bisogni educativi speciali si ritiene che i dirigenti scolastici possano valutare la organizzazione di gruppi classe in presenza. Per ragioni sanitarie è opportuno che tali gruppi non siano superiori al 25% della composizione originaria di ogni singola classe», dal canto suo l’assessore Lopalco annuncia che «le giornate di assenza da scuola si recupereranno a dicembre, accorceremo le vacanze di Natale».

Nonostante il nuovo Dpcm, il presidente della Regione Puglia e il prof. Pier Luigi Lopalco, comunicano che l’ordinanza num. 407 del 28 ottobre rimarrà  in vigore fino alla scadenza del 24 novembre 2020, ma i sindacati della scuola considerano urgentissima una  convocazione di un tavolo regionale, chiedono “che sia convocato ad horas con estrema urgenza, un incontro per condividere con immediatezza eventuali nuove disposizioni riguardanti il funzionamento delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Puglia”.

Scuole chiuse dunque e gli alunni alle prese con la Didattica digitale integrata,  non proprio amata dagli scolari e soprattutto dai genitori che improvvisamente si sono ritrovati a vivere  gli stessi timori e difficoltà di marzo/aprile/maggio, forse un po’ più’ preparati ma sempre rassegnati ad una modalità che non può sostituire la scuola in presenza, pertanto nei giorni scorsi tante sono state le manifestazioni in tutta la Puglia per il ripristino della didattica a scuola.

Abbiamo  dato voce ai genitori raccogliendo  alcune riflessioni  sulla didattica digitale integrata:

Isa S.

Avevano voglia di tornare a scuola i nostri figli avevano tanta speranza e voglia di ritrovare i loro compagni. Abbiamo comprato zaini e astucci coloratissimi banchi a rotelle dispenser di amuchina ma soprattutto le bellissime mascherine colorate quelle dei loro super eroi! Sono stati bravissimi i nostri bambini hanno fatto in fretta ad imparare le nuove regole:  IGIENIZZARE LE MANINE, LE PENNE, I QUADERNI , hanno persino imparato la canzoncina”UN METRO DI DISTANZA, NON È LA LONTANANZA STIAMO INSIEME COLTIVIAMO LA SPERANZA !”.

Ma il 30 ottobre con il nuovo decreto, la scuola non e più un luogo sicuro quindi chiude! Negli occhi sinceri dei nostri figli di può vedere tanta tristezza, si ricomincia con la Dad , quante cose abbiamo imparato attraverso uno schermo!! Il primo giorno è andato! Avessimo il tablet nuovo! Ma in questo momento comunque dico COLTIVIAMO LA SPERANZA, ANDRÀ COMUNQUE TUTTO BENE!”.

Marianna M.

Sono Marianna, mamma di due bimbi di undici e sette anni prima media e seconda elementare. Lavoro con mio marito nel suo studio di consulenza fiscale e del lavoro, intorno a me non ho nessuno che possa aiutarmi… e sono costretta queste mattine a portarmi i bimbi in studio.

Sono qui con il piccolo di seconda  elementare che segue video lezioni dalle 08.30 alle 12.30 mentre  il più  grande è nell’altra stanza che segue le sue dall’iPad; da stamattina alle 08.15 avrò fatto circa una decina di registrazioni quando in media ne faccio 150/200. Per i piccoli, credo fino alla terza elementare è veramente difficile seguire da soli queste video lezioni in cui devono stare fermi, mantenere la concentrazione, scrivere, seguire ciò che dice la maestra, aspettare il proprio turno per parlare… si distraggono i ragazzi delle medie (che spesso mentre stanno collegati in lezione si mettono a vedere video su youtube) figuriamoci i piccoli.

E quindi sono qui, in ufficio che faccio da lavoratrice, Signorina Rottermeier, mamma, maestra e tutto il resto e cerco di mantenere la mia sanità mentale e la forza di sorridere e far sentire i miei figli in una situazione normale, quando di normale non c’è nulla. Devo però  ritenermi fortunata, perché possediamo i dispositivi per poter far seguire le lezioni ad entrambi i bimbi, la connessione adeguata, io ho le competenze per poter gestire le applicazioni che servono nelle lezioni,  vedo altri bimbi invece che iniziano la video lezione mentre sono in auto perché stanno andando al lavoro con la loro mamma per  poi seguire la lezione da uno sgabuzzino con un cellulare e poca connessione tale da non riuscire  a visualizzare i documenti che condivide la maestra. Non so che soluzione potrebbe esserci a questa situazione, mi chiedo, però, in che modo stiamo facendo crescere i nostri figli e con quali prospettive nel frattempo immagino Emiliano e Lopalco che giocano alle macchine da scontro con i banchi a rotelle nelle scuole ormai vuote”.

Giuseppe F.

Io personalmente ho già espresso più volte il mio disappunto sui social…credo che pedagogicamente la Dda non  sia idonea sul piano educativo e formativo perché elude un elemento fondamentale : l’interazione empatica che credo sia alla base del vivere sociale…non costruiamo robot ma una società fatta di persone che si relazionino tra loro continuamente per dare vita ad un modo basato su valori etici e morali imprescindibili !

Inoltre fare lezione a distanza a bambini di prima elementare è doppiamente sbagliato perché non si può insegnare a leggere e scrivere e scolarizzare attraverso video tutorial!”.

Dunque ancora una volta tante le difficoltà riscontrate dai genitori e dagli alunni, pur apprezzando i vantaggi del digitale e considerandola una risorsa indispensabile in questo momento, speriamo di far tornare quanto prima i ragazzi in classe, riconquistando, seppur con le dovute distanze e accortezze, quella didattica  che è linfa vitale della scuola.

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