Prima e seconda grana per Draghi.

Autore Salvini, che esige dalla Lamorgese una stretta sull”immigrazione clandestina e contesta il Cts con un “basta” alla chiusura degli impianti sciistici. In copertina da Game of Thrones, guai in vista per i draghi di Daenerys.

GP

Penso che Mario Draghi, un’assoluta eccellenza in materia finanziaria, ma per una vita mai sceso in politica in prima persona, non s’immaginasse neanche lontanamente in quale guaio di andava a cacciare ampliando al massimo possibile il perimetro della maggioranza.

Credo che il suo ragionamento sia stato esattamente quello dell’esperto di numeri: più ampia la maggioranza più agevole far passare i provvedimenti legislativi, finanche quelli di rango costituzionale che richiedono i due terzi del parlamento.

Ora però, prima ancora del primo incontro col parlamento già Salvini gli pianta le prime due grane ……. di una lunga serie.

Prima sull’immigrazione. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, Salvini diminuisce di qualche decibel i toni: “Noi ci battiamo contro l’immigrazione clandestina, gli immigrati regolari sono miei fratelli, l’immigrazione controllata e qualificata è un fattore positivo ma va sconfitta quella clandestina, penso che con Draghi su questo saremo in perfetta sintonia“. La sostanza rimane uguale al Salvini di sempre ed alla Lamorgese viene indirizzata la richiesta di “un cambio di passo nella lotta alla droga, alla mafia e nella gestione dell’immigrazione clandestina. Io non voglio politiche sovraniste, ma solo applicare quello che fanno altri Paesi. Draghi ha detto che i confini italiani sono confini europei, non era un capriccio di Salvini. Penso che Draghi abbia l’autorevolezza per ottenere in Europa quello che Conte non è riuscito a ottenere”. Per ora prova ad edulcorare le sue eterne richieste. Poco importa se non è lui il Ministro degli Interni, la politica del Viminale la decide lui, anche se la spaccia per la politica di Draghi. O Draghi lo ferma immediatamente o assisterà al crescendo ed ad un governo che si spacca prima ancora di presentarsi alle camere.

Per tutta risposta l’Italia ha assegnato Porto Empedocle come porto sicuro per lo sbarco di 149 migranti raccolti dalla nave Open Arms che ha compiuto varie operazioni di salvataggio nel Mediterraneo negli ultimi giorni di maltempo. 

Seconda. Il Governo boccia la richiesta della Liguria di rinviare di 24 ore la zona arancione per salvare i pranzi di San Valentino. Ma la maggioranza dei ristoranti della Riviera ligure di Ponente, cominciando da Ventimiglia, ha tenuto aperto nel giorno di San Valentino, nonostante per ‘intera Liguria in ‘zona arancione’ viga divieto di apertura per ristoranti e bar. I locali hanno fatto il pienone, soprattutto da parte dei clienti francesi che, non potendo celebrare la festa degli innamorati in Francia, hanno valicato la frontiera. Cari Salvini e Toti, la Francia fa rispettare i suoi divieti e si protegge, noi siamo, con la vostra complicità, la pattumiera del lassismo. Complimenti a Voi due ed ai ristoratori. L’exploit della pandemia tra 15 giorni sarà colpa vostra ed i morti ve li portereste sulla coscienza, se ne foste dotati. Ma non basta: il Cts preso atto dell’andamento della pandemia, che ha richiesto la classificazione di sei regioni in zona arancione, ritiene non ci siano le condizioni per riaprire domani gli impianti sciistici. Salvini, tornato al potere con tre ministri agli ordini, sbotta “basta tecnici!” decide la politica, decidiamo noi. L’apoteosi dell’ignoranza elevata a massimo sistema.

E mentre tutta la politica è in fermento, nei cinque stelle una fronda, grande o piccola vedremo, è in atto. A Leu, la Lega in maggioranza sta più che stretta e qualche defezione è possibile, nel Pd nessuna donna ministro ha rotto gli equilibri, solo Forza Italia miracolata da San Mario Draghi, gongola e si mantiene silenziosamente festosa, Salvini ci mette il carico da 11 per far capire urbi et orbi chi comanda. Se Draghi non lo ferma, ripeto e mi spiego meglio, rischia fra non molto di ritrovarsi con la sola Lega e forse Forsa Italia in maggioranza. Cioè franeremo miseramente ed ogni provvedimento diverrà una battaglia da 1.000 giorni, con buona pace dell’interessa della Nazione. La vicenda Conte dovrebbe insegnare qualcosa ma, tanto per cambiare, finché uno non paga di persona ciò che è capitato agli altri non è di alcun insegnamento.

E’ fin troppo chiaro anche ad un novellino, senza bisogno di scomodare raffinati analisti politici, che Draghi e Salvini, sono espressione delle grandi forze economiche preponderanti nel Paese e che da sempre, magari sotterraneamente, lo governano. Conte in qualche misura ha provato a contenerle ed è stato brutalmente killerato, non ci piove. Ma Draghi è Draghi e Salvini, caratterialmente e culturalmente l’opposto. La domanda è: riuscirà il mago dell’economia, uomo raffinato dal self control anglosassone a tenere a bada il re delle balere della Padania? Questa domenica risponde No, ma è troppo presto per tirare conclusioni.

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