Mississippi: in migliaia senza acqua potabile

Un guasto all’impianto di trattamento. In foto di copertina Mississippi

Gianvito Pugliese

Oggi lo stato americano del Mississippi stava per rimettere in funzione un impianto di trattamento delle acque della capitale dello Stato (Jackson), ma è andata male. Lo Stato del sud-ovest statunitense, è accusato di aver trascurato da tempo l’impianto, che dopo il guasto, ha lasciato circa centottantamila cittadini senza acqua corrente potabile. E non si sa quando potrà essere ripristinata la fornitura nelle case.

Tate Reeves, governatore repubblicano dello Stato, ieri sera ha dichiarato “lo stato di emergenza per Jackson”. Interessati centocinquantamila residenti e trentamila abitanti delle comunità limitrofe, ai quali tutti viene fatto divieto di bere l’acqua.

Secondo Reeves: “Fino a quando non viene riparato, significa che non abbiamo acqua corrente affidabile su larga scala. Significa che la città non può produrre acqua a sufficienza per combattere gli incendi, per sciacquare in modo affidabile i servizi igienici e per soddisfare altre esigenze critiche”.

A Jackson, dove i residenti sono per oltre l’80% neri o afroamericani, già da un mese si consigliava di bere acqua bollita.

Jeff Good, 58 anni, titolare nella capitale di una panetteria, una pizzeria ed un ristorante italiano, oggi ha dovuto chiudere tutti e tre gli esercizi commerciali per mancanza di pressione dell’acqua.

E’ stato costretto a far restare a casa i suoi duecentodieci dipendenti. Nella ristorazione significa non essere pagati.

Il governatore ha dichiarato di essere stato informato solo venerdì “che era solo questione di tempo prima che l’impianto non riuscisse a produrre acqua corrente dopo anni di cattiva manutenzione“.

Purtroppo sembra che quel fallimento sia iniziato”, ha concluso.

L’agenzia statale per la gestione delle emergenze, incaricata della distribuzione di acqua potabile in bottiglia e autocisterne, lo ha definito un “compito logistico estremamente complicato“.

Le scuole pubbliche sono state chiuse e le lezioni impartite in Dad (Didattica a distanza: cioè online).

Secondo Chokwe Antar Lumumba, sindaco democratico di Jackson, il problema si è verificato a causa delle recenti inondazioni del fiume Pearl.

Non è la prima interruzione dell’approvvigionamento idrico della città ultimamente. A febbraio, un paio di tempeste invernali avevano causato problemi analoghi.

Ed in passato si è parlato ripetutamente di alti livelli di piombo e di presenza di Escherichia Coli.

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