Mattarella: confusione tra politica e toghe

Per il Presidente Mattarella è inammissibile la commistione tra magistratura e politica. Non tocca però a lui sciogliere il CSM

La Redazione

Salvini, che dopo una vita passata solo a far politica sembra non masticare per nulla la vita istituzionale, aveva chiesto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella sua qualità di Presidente del Consiglio Superiore della magistratura, organo di autotutela della magistratura ordinaria, di sciogliere il CSM.

La richiesta veniva motivata dalla recente pubblicazione su un quotidiano di intercettazioni di chat tra Luca Palamara, già membro del CSM e Presidente dell’associazione nazionale magistrati, una sorta di sindacato al quale aderiscono la stragrande maggioranza delle toghe, ed altri magistrati. In una di queste il Palamara avrebbe detto che il Salvini “andrebbe fermato”.

Dal Colle fanno sapere che Mattarella, pur condannando rapporti non accettabili tra due poteri dello Stato che sono e devono restare distinti, come magistratura e politica, ricorda che non è nei suoi poteri sciogliere il Consiglio, se non al verificarsi di determinate specifiche circostanze che non si sono verificate.

Ho usato per Salvini il sembra non conosca, anzi non mastichi, perché è più credibile che pur sapendo benissimo di rivolgersi a personalità incompetente in materia, lo abbia furbescamente fatto lo stesso per contribuire a tenere alta l’attenzione sull’episodio intercettazione. Il Segretario della Lega, si sa, è uno che sulla comunicazione fonda tutto il suo successo o insuccesso politico. Non è il solo per dir la verità.

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