La Bce prevede svariati rialzi dei tassi per combattere e bloccare l’inflazione

Chiede ai governi europei di non sbagliare sulle politiche di bilancio. In copertina Lagarde

La redazione

La Banca centrale europea annuncia nuovi rialzi sui tassi di interesse. Contestualmente raccomanda ai governi “di evitare errori sulle politiche di bilancio, in una fase molto, molto complicata per l’area euro. In base alle nostre valutazioni attuali, ci attendiamo di alzare ancora i tassi di interesse in diverse riunioni del Consiglio direttivo, fino a livelli che assicureranno il tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo di 2% sul medio termine” Lo ha dichiarato Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo, aprendo la conferenza annuale della Bce.
Ricordiamo che la Bce ha alzato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale a luglio e di altri 0,75 punti la settimana scorsa, superando le sue stesse previsioni.

Alla domanda dei giornalisti economici sul quanto la Bce alzerà i tassi, il vicepresidente, Luis De Guindos è stato cauto: “Non lo so. Posso dire che siamo determinati e abbiamo la volontà di riportare l’inflazione al 2%.
Quindi dipenderà dai dati
”.

Per Schnabel, nell’area euro: “L’inflazione potrebbe aumentare ulteriormente sul breve termine. Sebbene tutte le componenti dell’indice abbiano contribuito agli elevati livelli raggiunti, l’inflazione sui prezzi dell’energia nell’area euro si attesta vicina al 40% mostrando la portata dei cambiamenti dei prezzi relativi nell’ultima fase”.
Schnabel ricorda poi che, secondo i primi dati di agosto il carovita medio nell’Unione valutaria ha raggiunto il 9,1%.
A sua volta il vicepresidente: “Penso che per la politica economica la questione fondamentale, la prima è di non fare errori. Vale per qualunque politica. Bisogna minimizzare l’impatto dello shock energetico, dei rincari delle materie prime e della deglobalizzazione. Un grave errore -ha continuato- “potrebbe essere una politica economica espansiva. Laddove in particolare nei paesi con alto debito servono contro i rincari servono misure di bilancio selettive e temporali. Una linea espansiva, come durante la pandemia, sarebbe un errore. Un altro errore sarebbe quello di fare misure che alimentino spirali tra prezzi e salari”.
L’euro ha aperto al settimana in positivo, con un picco di 1,02 dollari. Oggi pomeriggio si scambiava a 1,0118.

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