In Francia contributo di € 100 contro il caro bollette

Si tratta di un contributo aggiuntivo a quello già in vigore dal 2018

Gianvito Pugliese

Un assegno eccezionale da 100 euro, per far fronte all’aumento delle bollette di luce e gas. da oggi e fino al 22 dicembre sarà recapitato a casa di 5,8 milioni di famiglie francesi.

Lo ha reso noto il ministero per la Transizione ecologica, pubblicando il calendario della spedizione dell’aiuto alle famiglie a basso reddito.

In realtà si tratta dell’applicazione di un provvedimento varato a settembre scorso ed il primo ministro, Jean Castex, aveva chiarito che “si tratta di una forma di sostegno per aiutarle a superare quello da considerare una fase congiunturale di aumento dei prezzi delle energie che porterà all’aumento del costo del riscaldamento”.

Per noi italiani che non abbiamo e non riceveremo alcun sostegno, ringraziando Salvini, Berlusconi e Renzi, che hanno costretto Draghi a ritirare la sua proposta, appare solo come fantascientifico apprendere che ai beneficiari che hanno scelto di far riscuotere automaticamente l’importo da 100 euro dal proprio operatore di elettricità o gas, dal 22 dicembre verrà inviata conferma, via posta e via mail che l’operazione è andata a buon fine.

La burocrazia, cari lettori, può essere al servizio del cittadino, solo che, come in Francia, le regole siano dettate dalla politica per ottenerlo. Non dimenticherò mai un episodio accadutomi in Francia. Con mio padre, che a Parigi veniva curato periodicamente all’ospedale oncologico di Villejuif, entrammo in una farmacia di Parigi per acquistare i medicinali che avrebbe dovuto assumere nel periodo di soggiorno a casa. Il farmacista ci disse che accanto alla farmacia c’era uno sportello governativo dove richiedere il rimborso. Siccome il taxi, prenotato telefonicamente, non arrivava, entrammo poco fiduciosi in quel locale pubblico. Dopo un attimo di attesa allo sportello, da seduti, ti chiamano loro in ordine di arrivo, il signore allo sportello prese visione della prescrizione dell’ospedale e dello scontrino della farmacia, scrisse due parole su un modulo e lo timbrò. Eravamo pronti ad avviarci all’uscita quando l’impiegato ci fermò dicendoci di affacciarsi allo sportello accanto. Li un secondo impiegato, letto il foglio ci restituì, pronta cassa, fino all’ultimo franco pagato in farmacia. Non credevamo ai nostri occhi, venivamo dall’esperienza delle file e peripezie bibliche in Italia, solo per ottenere le autorizzazioni a curarsi dove, forse, c’era una speranza. Correva l’anno 1982.

Confermo, dunque, il fatto che la burocrazia può anche non essere il peggior nemico del cittadino. Vorrei raccontarvi di come una banca in Francia, la Société générale, liberi il cliente di ogni adempimento ricorrente, dalle tasse, alle bollette, al fitto al condominio o rate di mutuo. Fantasmagorico? Certo, per noi si.

Lasciati i ricordi personali e tornando al contributo di € 100, si tratta in realtà di un contributo aggiuntivo, come ho affermato nell’occhiello di questo articolo, di quello “ordinario”, già introdotto dal 2018, in base al quale ogni anno le famiglie più modeste, tra marzo ed aprile, ricevono un importo che varia da 48 a 277 €. Quanto ai 100 € aggiuntivi, per ottenerli non è necessario averne fatto richiesta. Si ricevono automaticamente tramite posta al proprio domicilio a prescindere dal tipo di riscaldamento installato.

L’impennata dei prezzi dell’elettricità potrebbe tradursi a febbraio in un aumento di circa il 7%.

Un rincaro che in media penalizza dieci volte di più le famiglie più modeste, se rapportato al potere di acquisto di quelle più agiate, motivo per cui l’ufficio del primo ministro ha assegnato il nuovo aiuto solo a una determinata categoria di famiglie francesi.

Evidentemente per alcuni politici del nostro povero Paese la povertà di tantissimi connazionali, non è un fatto reale, ma una invenzione degli istituti di ricerca statistica. Evviva l’Italia.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail  info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo  lavocenews.it grazie.