Cioccolato, giornata mondiale

Festa del miglior alimento in assoluto

Lidia Petrescu

Il cioccolato, o cioccolata (specie se fusa o da spalmare), è un alimento derivato dai semi dell’albero del cacao, ampiamente diffuso e consumato in tutto il mondo.

Nella produzione artigianale di qualità, il cioccolato è preparato utilizzando la pasta di cacao come realizzata e imballata nei paesi d’origine con l’aggiunta di ingredienti e aromi. In alcuni casi il produttore parte direttamente dalle fave di cacao procedendo alla tostatura e alle successive fasi della lavorazione. In questo modo avviene il controllo del produttore sulle caratteristiche che avrà il prodotto finito.

Nella produzione industriale, o comunque di minor pregio qualitativo, è preparato miscelando il burro di cacao (la parte grassa dei semi di cacao) con polvere di semi di cacao, zucchero e altri ingredienti facoltativi, come il latte, le mandorle, le nocciole, il pistacchio o altri aromi.

La pianta del cacao ha origini antichissime e, secondo precise ricerche botaniche, si presume che fosse presente più di 6.000 anni fa nel Rio delle Amazzoni e nell’Orinoco. I primi agricoltori che cominciarono la coltivazione della pianta del cacao furono i Maya solo intorno al 1000 a.C. Le terre che si estendono fra la penisola dello Yucatán, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala furono quindi le prime a vedere l’inizio della storia del cacao e, insieme a questo, del cioccolato.

La leggenda dice che la coltura del cacao fu sviluppata dal terzo re Maya, Hunahpu. Un’altra leggenda, questa volta azteca, dice che in tempi remoti una principessa fu lasciata, dal suo sposo partito in guerra, a guardia di un immenso tesoro; quando arrivarono i nemici la principessa si rifiutò di rivelare il nascondiglio di tale tesoro e fu per questo uccisa; dal suo sangue nacque la pianta del cacao, i cui semi sono così amari come la sofferenza, ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le virtù di quella ragazza.

Oltre a un impiego liturgico e cerimoniale, nelle Americhe il cioccolato veniva consumato come bevanda, chiamata xocoatl, spesso aromatizzata con vaniglia, peperoncino e pepe. 

La tabella che segue riporta i valori nutrizionali corrispondenti a 100 grammi di cioccolato:

L’industria svizzera del cioccolato (localizzata principalmente nella Svizzera romanda) detiene record sia in termini di fatturato (1.690 milioni di franchi nel 2011) sia in termini di volume di produzione (176.332 tonnellate di cioccolato prodotte nel 2011) e di esportazione (il 60,7% della produzione). Il Paese vanta, inoltre, il più alto consumo di cioccolato pro-capite al mondo (12,3 chilogrammi). Alla fine del Seicento fiorisce il livello artigianale: la produzione di cioccolato su scala industriale cominciò, invece, nella prima metà dell’Ottocento; François-Louis Cailler (1819, inventore della “tavoletta”), Daniel Peter (1875, inventore del cioccolato al latte), Henri Nestlé  (1866), Philippe Suchard (1826), Jean Tobler (1867, creatore del Toblerone) e Rodolphe Lindt  (1879, inventore del cioccolato fondente).

Nella prima metà dell’Ottocento nelle città del Belgio ebbe inizio la produzione delle praline: piccoli cioccolatini ripieni di liquore, marzapane o cioccolato fondente.

In Sicilia il cioccolato di Modica ha origini antiche; furono gli Spagnoli che, per opera di Hernán Cortés intorno al 1519, importarono i primi chicchi di cacao avendone appreso le qualità eccellenti e le potenzialità economiche, e ne instaurarono successivamente un commercio intorno al 1580.

Il “Cioccolato di Modica” si presenta di colore nero scuro con riflessi bruni; rustico, quasi grezzo, con granuli di zucchero lasciati grossolani che gli conferiscono, oltre alla particolarità nel gusto, una brillantezza di riflessi quasi come “pietra marmorea”; il suo gusto di cacao è tondo, vellutato e persistente. La sua lavorazione, che avviene quasi a freddo (al massimo a 40 °C), permette di mantenere inalterate le sue caratteristiche organolettiche. Tutto ciò lo differenza dagli altri tipi di cioccolato, rendendolo originale e quindi unico nel suo genere.

Torino è dal 1600 una delle capitali italiane e forse europee del cioccolato: qui sono stati inventati il cioccolato con le nocciole Prochet e la macchina per trattare industrialmente il cioccolato Caffarel. All’industria Talmone si deve la prima rete di commercializzazione nazionale di cioccolato.

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