Chi scende e chi sale: 8 aprile 2020

Un vecchio proverbio recita: il mondo è fatto a scale, c’è chi scende e c’è chi sale. Ci si riferisce solitamente a chi cresce o cala a livello economico o di carriera. Qui è invece espressione di un giudizio che ne fa questa testata.

GP

Come ogni rubrica che nasce, ma come tutto nella vita e nella quotidianità, si è soggetti a verificare. modificare, tentare, se non di perfezionare, sarebbe presunzione, almeno di migliorare e saremo felici, care lettrici e lettori di ricevere vostri giudizi e suggerimenti che saranno utilissimi allo scopo. Anzitutto, mi permetto di insistere nel richiederli opinioni sulla periodicità più opportuna. Ringrazio anticipatamente.

Scendono: 1. Donald Trump, Dopo aver fatto il gigione per due mesi affermando che il virus”cinese” era poco più di un’influenza, Trump, sempre alla disperata ricerca di un nemico al giorno, ora attacca l’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), rea, a suo dire, di essere troppo filo cinese e di non aver dato l’allarme in tempo. Dichiara di volerle tagliare i fondi americani. In altri termini, se dici la verità sull’efficienza della risposta cinese alla pandemia sei mio nemico e ti tolgo i dollari. Oltretutto devo scaricare le mie responsabilità su altri: i 2000 morti in 24 ore nel solo Stato di New York pesano quanto le montagne rocciose canadesi. Non aggiungo commenti sul personaggio. Si commenta da sè. 2. Scende l’Anas ed i suoi tecnici. Crolla un ponte ad Aulla. Era stato dichiarato sicuro dall’Anas. Ne abbiamo appena scritto. 3. Scende la Sanità lombarda, che rimane un’eccellenza in Italia, ma che a fronte di un’emergenza mostra i profondi limiti della dirigenza regionale che insulta i medici di base, li manda allo sbaraglio senza presidi ed avendo del tutto ignorato le residenze per anziani scarica le responsabilità. Con il logico appoggio di Salvini, che critica l’intervento investigativo dei Nas dei Carabinieri, sollecitati dagli ispettori del Ministero della Sanità. Meglio indagare a prescrizione imminente.

Salgono: 1. I medici e tutto il personale sanitario italiano. Capaci di sacrifici indicibili sono andati incontro al nemico tremendo, il Covid-19, spesso sguarniti e non protetti ed hanno e continuano a pagare un tributo con propri morti in continua crescita. Gliene danno atto ieri, nella Giornata mondiale della Salute Sergio Mattarella e Roberto Fico. 2. Papa Francesco: svettato come un autentico Gigante della fede e dell’umanità nell’omelia delle Palme in una intervista pubblicata da Civiltà cattolica parlando dei populismi li paragona ai discordi di Hitler e attacca politici “ipocriti” che parlano della crisi e nel contempo continuano a vendere le armi. 3. Gli Italiani che hanno saputo accettare i sacrifici e le limitazioni imposte dalla pandemia con esemplare senso del dovere, andando a lavorare chi deve e rimanendo chiusi in casa gli altri. Qualche eccezione c’è ma sono veramente percentualmente pochi.