Buddusò, stretta sanitaria.

GP Francamente, mi sarei aspettato che la prima stressa sanitaria venisse proclamata da una regione, magari limitatamente a zone particolarmente

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Francamente, mi sarei aspettato che la prima stressa sanitaria venisse proclamata da una regione, magari limitatamente a zone particolarmente a rischio. Alla luce dei numeri crescenti un poco dovunque, sia dei contagiati che di ricoverarti e dei malati in terapie intensive, è logico aspettarselo. Anche il prossimo, imminente, Dpcm qualche ulteriore stretta dovrà pur darla e se ne sente parlare: contenere è indispensabile, se si continua a crescere così si mette male. Non è detto che le misure siano sufficienti, ma almeno è doveroso tentare sentito l’Iss e il Cts (Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico). Quello che non mi aspettavo e mi ha stupito è che la prima iniziativa d’inasprimento delle prescrizioni venisse da un sindaco.

Giovanni Antonio Satta Sindaco Buddusò

Se l’è assunta il primo cittadina di Buddusò, Giovanni Antonio Satta. In sintesi niente feste o incontri in ambito domiciliare se non tra congiunti, campagna elettorale (in Sardegna vanno al voto il 25 e 26 ottobre 160 Comuni) solo in luoghi che consentano di rispettare le norme anti covid ed al cimitero massimo 30 persone. Inoltra, obbligo di mascherina in qualsiasi luogo al chiuso esclusa la propria abitazione, ed all’aperto ovunque non sia possibile restare isolati rispetto ad estranei e più controlli delle forze dell’ordine nei locali pubblici.

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