Sei tradizioni portafortuna per la notte di San Silvestro

Paesi vari, usi vari, tradizioni varie, tutto in un unico intento: cercare un anno migliore !

Maria Catalano Fiore

Forse sarà scaramanzia, ma da parecchio tempo ormai sono entrati nell’uso comune almeno 6 metodi per esorcizzare il nuovo anno.

Prima di elencarli, sarebbe bene fare un breve esame su quanto di brutto o di bello è successo nello scorso anno: ogni episodio con i suoi perché, oppure con i suoi ma. Innanzitutto esaminare un po’ le persone che ci circondano: hanno su di noi influenze positive o negative? Sono persone generose o al contrario ci spremono come limoni? Un bel quesito, ma non irrisolvibile.

Tutti tendono a prendere da altri, alcuni in modo positivo, ricambiando con amicizia o presenza nei momenti utili, altri semplicemente “eclissandosi” in momenti particolari, per riaffiorare “candidi e inconsapevoli” subito dopo… E’ un classico. Ma se non abbiamo parentele o amicizie particolari, perché supportarli o sopportarli?

A volte una cernita pare necessaria.

Al di la di queste considerazioni, estremamente personali, nel costume “consumistico” scaramantico generale vi sono 6 regole da osservare.

Oggetti di abbigliamento rosso, per capodanno

1 Indossare qualcosa di rosso e di nuovo. Qualcosa a scelta di abbigliamento o intimo, slip, giarrettiere, o un ciondolo e chi più ne ha più ne metta. Questo colore senza dubbio richiama la passione e la sensualità, un colore che dona energia e buonumore. L’origine di questo uso è antichissimo. Già nel medioevo il colore rosso aveva il potere di allontanare gli spiriti maligni e le streghe, allontanare la sventura. Nell’Impero romano, Ottaviano Augusto era solito sfoggiare un drappo roso durante il Capodanno romano, in segno di potere.

Qualsiasi capo rosso va indossato nel modo giusto. Innanzitutto deve essere un regalo, inoltre nella notte tra 31 e 1 slip e mutande si indossano rigorosamente a rovescio, per poi girarle il primo gennaio, l’augurio è, appunto, di far andare le cose nel verso giusto. I capi non vanno riutilizzati per: “far avanzare il nuovo e tenere lontano il vecchio“.

Una bella tavola apparecchiata per il capodanno

2 Mangiare cibi beneauguranti: Secondo le tradizioni italiane sulla tavola non devono mai mancare cotechino e lenticchie, meglio se mangiate con le mani! Non solo, devono anche esserci uva, da mangiare allo scoccare della mezzanotte, frutta secca, melagrana, frutta rossa e una candela rossa. La tradizione spagnola prevede di mangiare, a mezzanotte, 12 chicchi d’uva (uno per ogni rintocco dell’orologio) per aver fortuna nei 12 mesi che verranno.

Una bella tradizione è anche quella di accendere, a tavola, una candela rossa e di lasciarla consumare pian piano, il fuoco è sempre segno di purificazione e rinnovamento che allontana la negatività. Se poi intendiamo diventare più ricchi accendiamo una candela verde, una bianca e rossa se puntiamo tutto sull’amore.

Candele rosse per capodanno

3 Lanciare cocci e oggetti vecchi dal balcone. Un uso prettamente laziale e campano (cocci, piatti, bicchieri, utensili vari, ma anche sedie rotte) simbolicamente un modo per gettare via i problemi e tutto il negativo, facendo posto solo alle cose belle. In Turchia, si usa gettare dai balconi dei melograni, a Porto Rico si gettano secchi d’acqua in modo da scacciare gli spiriti maligni.

Un ramo di vischio

4 Baciarsi sotto il vischio. Una pianta sempreverde, protagonista di una tradizione molto romantica e affascinante, ma anche drammatica che risale ad una tradizione nordica. Si racconta che Frigg, madre di Baldur (fratello del dio Thor) vede in sogno la morte prematura di suo figlio. Per salvarlo, da quel destino, fa giurare a piante, animali e pietre di proteggerlo. Dimentica però il vischio che diventa proprio la causa della morte di Baldur. Le lacrime di sua madre, si tramutano in bacche e da allora il vischio di appende alle porte come segno di rispetto e in memoria dell’accaduto, come segno di rispetto e di amore eterno.

Fuochi d’artificio

5 Botti e fuochi d’artificio. Una usanza diffusa in tutto il mondo, inizialmente utilizzati, intorno il XIII secolo per celebrare le vittorie militari, solo in seguito diventa una tradizione utile a scacciare via gli spiriti maligni, spaventandoli.

Lo spumante fa parte di questi riti, il suo botto deve spaventare gli spiriti maligni. Al suo “botto” è associato anche il rito di inumidirsi le dita, con lo spumante schizzato ovunque, e passarselo dietro le orecchie.

Brindisi di capodanno

Un altro uso è quello, a mezzanotte, di aprire una finestra per far andar via gli spiriti cattivi del vecchio anno e far entrare l’aria pura e i nuovi spiriti buoni.

6 Uscire di casa con dei soldi in tasca il primo di gennaio. Un modo per attirare la buona sorte. Bisogna anche incontrare, o ricevere la prima telefonata, da una persona dell’altro sesso o un anziano. Non è un buon segno incontrare un bambino o un prete.

Certo sono piccoli segni scaramantici ma come diceva il Principe De Curtis (Totò): “Non è vero, ma ci credo”. Buon anno da questa redazione e dal suo direttore a tutti i nostri lettori.

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