Teatri? “invisibili”…

Riapertura farsa del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2020, con artisti molto bravi come Nicola del Freo e tantissimi altri che si sono esibiti senza pubblico.

Maria Catalano Fiore

E’ sotto gli occhi di tutti come i Teatri siano completamente spariti…ma li c’è gente che lavora e lavora sodo, anche per poco, donandoci molto. Non tutti sono come Divi di Hollywood, spesso sono bravissimi attori con anni e anni di gavetta che si autofinanziano per mettere in scena uno spettacolo, per noi. Spesso non hanno aiuti, ma devono gestirsi con il solo ricavato dei biglietti al netto della Siae ed altro…

Ci sono inoltre maestranze, microfonisti, allestitori ecc…che lavorano su progetto. Ma quale progetto se è tutto fermo? Lavorano e vivono sul fumo… su promesse che quasi mai vengono mantenute.

Un paragrafo della legge Britannica sancisce di non ammettere mai in Parlamento attori, guitti, buffoni. In Italia siamo molto diversi. In questi ultimi decenni abbiamo fatto in modo che tutti i Guitti di basso livello salissero in parlamento e i professionisti seri in palcoscenico, ma ora gli abbiamo negato anche quello. Ora abbiamo lo screaming…..bella parola, ma queste migliaia di persone mangiano screaming, pagano fitti e bollette in screaming? …Ne dubito. Anche se avevano qualcosa da parte ….ormai ….perché comunque sono pieni di tasse e vessazioni e proibizioni.

Eppure ci sono momenti in cui ci ricordano di quanto era bello , di quanto era piacevole andare a teatro.

Il sabato sera su rai 3 stanno dando un programma “Ricomincio da Raitre” l’attrice Andrea Delogu e lo scrittore Stefano Massini propongono una selezione degli spettacoli teatrali sospesi durante la Pandemia, portando lo spettatore televisivo nel mondo del teatro, da palco a dietro le quinte, coinvolgendo tutte le figure professionali che ne fanno parte. L’indice di gradimento è abbastanza soddisfacente, evidentemente una buona fascia di italiani desidera vedere qualcosa di diverso dai vari “Grande Fratello” e programmi spazzatura che imperversano su tutti i canali senza tregua. Inutile chiedersi il quoziente di intelligenza non del pubblico succube, ma di chi manda in onda questi programmi. Gente furba che per vedere un film poco poco decente e semmai datato ti costringe ad andare su canali a pagamento oppure netflix o la piattaforma sky.

Comunque il teatro è teatro, come vedere un bel film in tv o al cinema….. La Rai comunque ha evitato accuratamente di presentare i due conduttori . L’attrice Andrea Delogu, nata a Cesena, di origini sarde, ma oltre ad aver vissuto quasi sempre “nel continente” ha una vasta gavetta teatrale alle spalle, soprattutto all’estero, infatti si dimostra spigliata e all’altezza di sostenere Sandro Massini.

Andrea Delogu: fresca e spigliata finalmente un volto nuovo nelle conduzioni serali (in altre fasce improponibili) ha già una lunga gavette e collaborazioni con Renzo Arbore.

Stefano Massini, Fiorentino, Scrittore di successo, vincitore di notevoli premi, tra cui un “Campiello”. Si autodefinisce “dalla laurea inutile in lettere antiche”. Un autentico intellettuale che non disdegna però di esporsi per protestare su quotidiani e riviste, già dallo scorso marzo (anche noi abbiamo parlato di lui alla prima chiusura dei locali e teatri a marzo), Né si sottrae a queste partecipazioni televisive per far comprendere alla gente sia l’importanza culturale del teatro, sia quante persone vi sono impegnate, ed anche a quanti balzelli sono sottoposti. Senza una sicurezza pensionistica, devono provvedere da soli, con oneri assistenziali al minimo, ammortizzatori sociali inesistenti, poiché sono nella categoria degli “Invisibili”

Stefano Massini Minimal e spigliato tra letteratura e teatro

“Invisibili” soprattutto per lo Stato Italiano e di conseguenza grazie al Ministero per i Beni e le Attività Culturali con delega al turismo, praticamente la chiave di volta di tutto il sistema culturale Italiano. E chi regge i fili di questo punto cosi delicato? Un personaggio in tutt’altre faccende affaccebdato, che però a teatro o alle prime della lirica è sempre pronto, invitato, come il resto del gregge dei politici, che non si sa bene se li vanno per dormire sulle comode poltrone o per seguire bene o male la trama.

Non voglio offendere, ma tu Ministro preposto, che ti tieni sempre in ombra, non puoi rispondere alle richieste della gente di Teatro: “Non vi preoccupate, ho fatto aprire le teche rai e volendo potete vedere in screaming tutte le vecchie rappresentazioni con attori di calibro”. Questa gente mangerà e pagherà le bollette, le tasse, il fitto in screaming? Scusa, se lo ripetiamo, ma è così, non diversamente,

Vogliamo parlare della presa per i fondelli della prima al Teatro alla Scala senza pubblico, in screaming “A Riveder le Stelle” che è stato da parte di chi ha partecipato solo un atto di civiltà. Ottimo spettacolo, (certo pagati e di questi tempi non si può rifiutare qualsiasi compenso). Ma qual’è la soluzione al problema? Far emergere 2-3-10 persone, ma tutto il resto sono sempre invisibili, non pervenuti. Ma ci voleva tanto a invitare un po’ di spettatori, metterli distanziati o nei palchi? Era un bello spettacolo, ma desolante.

Roberto Bolle nella sua interpretazione scaligera del 7 dicembre 2020

Voi del Ministero, della Direzione Scaligera, della rete Tv, neppure immaginate che occasione avete perso per poter dare bellezza e serenità alla gente in questo periodo buio. D’altronde dobbiamo prendere tristemente atto che i problemi della gente comune non sapete neanche cosa siano.

Il regista Davide Livermore, autore di varie pubblicazioni del settore.

Davide Livermore, un torinese con origini inglesi. Un regista alla Scala per il secondo anno di seguito, come solo Luca Ronconi ha fatto che afferma che la “cultura paga sempre”, ma non con un teatro vuoto alle spalle….

Un regista persino candidato all'”Oscar” per la sezione lirica nel 2018, un regista che ogni volta che mette in scena uno spettacolo richiama circa tre milioni di spettatori, è logico che insorga anche lui contro questo scempio, questo tappare la bocca alla cultura. La sua regia, si giustifica è stato un atto di correttezza civica verso gli spettatori.

Ma ….non ha ottenuto alcun seguito, tutto tace e sia i piccoli che grandi teatri sono chiusi, e chissà se riusciranno ad aprire.

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