Pinin Brambilla Barcilon, è mancata la Signora del Restauro del “Cenacolo”

E’ mancata la Gran signora del restauro, colei che ha salvato, in 20 anni di lavoro il cenacolo di Leonardo, da Vinci , centimetro su centimetro

Maria Catalano Fiore

Sabato 12 dicembre è mancata, a 95 anni, la Grande Signora del restauro italiano.

Scompare una figura fondamentale nella Storia dell’Arte Mondiale. Una Restauratrice con la R maiuscola che ha innovato completamente il mondo del restauro portandolo dal buio del laboratorio sui cantieri e facendone una professione che prevede una grande competenza scientifica ed analisi accurata a fianco degli storici, chimici, analisti ecc…

la grande restauratrice all’opera

Con Pinin il Restauro ha assunto un’altra dimensione ed importanza.

Anche i non specialisti del ramo la collegano al clamoroso salvataggio del Cenacolo di Leonardo da Vinci, cominciato nel 1977, un’opera difficile, già oggetto di numerosi restauri, non sempre positivi. Lei è partita a ritroso analizzando con quale tecnica e che colori aveva usato Leonardo, e quali erano le superfetazioni operate nei secoli.

Il suo nome era già conosciuto ed apprezzato dagli anni 50 quando aveva restaurato opere di artisti medioevali lombardi riscoperti dopo secoli di oblio. Già questi interventi furono abbastanza criticati, ma quello sull’Ultima Cena suscitò forti discussioni e dispute accademiche.

Un lavoro del genere ti cambia la vita. Infatti lei si confessa poi in un suo memoriale, “La mia vita con Leonardo da Vinci in Santa Maria delle Grazie”, Leonardo è stato una specie di compagno, che esigeva tutta la passione e la dedizione di cui è capace solo una donna innamorata del suo lavoro.

Una lezione di Restauro

Quando nel 1999 il Cenacolo torna ad essere del pubblico, Pinin non nasconde la commozione, come separarsi davvero dal compagno di una vita, ma senza gelosia.

In effetti Pinin lavora a cantiere aperto, metodo che aveva già sperimentato con Piero della Francesca a Brera. Impalcature difronte al pubblico che può vedere come si svolge un restauro così prezioso ed accurato.

Comunque la grande Pinin Brambilla Barcilon ha un vasto curriculum di interventi incredibili, la Cappella degli Scovegni a Padova con gli affreschi di Giotto. Gli affreschi di Masolino da Panigale nel Battistero di Castiglione Olona. Ha restaurato opere di Lorenzo lotto, Giovanni Bellini, Bronzino, Caravaggio, Tiziano, Gian Battista Tiepolo avventurandosi sino al contemporaneo con Man Ray e Lucio Fontana. Unica restauratrice a cui la Regina Elisabetta II d’Inghilterra ha affidato il compito della pulitura dei ritratti dei suoi avi.

Ha affrontato ogni suo lavoro con indagini serie da scienziata affrontando e tenendo lezioni sui problemi prima di conservazione di un dipinto, poi di pulitura e quindi di restauro conservativo, non invasivo e rivoluzionando il mondo stesso del restauro.

Laurea ad honorem

E’ stata contattata per collaborazioni con il Louvre di Parigi e il Museo di Arte Catalana a Barcellona.

Ha fatto parte di Comitati internazionali importanti. Ha fatto parte del Comitato Europeo per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci nel 2019.

Il 27 settembre 2019 l’Università degli Studi di Torino le ha conferito la Laurea Honoris causa in “Conservazione e Restauro dei Beni Culturali”. Cosa altro dire su questa donna dall’aspetto fragile, ma guerriera nell’esternare le sue idee e ancor di più nel suo lavoro. Forse unGrazie Pinin Brambilla Barcilon” per i dipinti che hai salvato patrimonio universale di questa nostra nazione che a stento li merita e sa valorizzarli.

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