Morto Piero Gilardi
Scompare il maestro dell’arte povera. Le sue istallazioni interattive motore di trasformazioni sociali
La redazione cultura
Deceduto stamane all’età di 80 anni Piero Gilardi, uno degli artisti italiani nella sua generazione più noti a livello internazionale.
Interprete assoluto dei mutamenti epocali avvenuti nella società iniziando dagli anni Sessanta.
Gilardi, torinese, vi è nato il 3 agosto del 1942 enella città del toro è vissuto e ha sviluppato le sue capacità artistiche. Risale al 1963 la prima mostra personale; “Macchine per il futuro”. A ventitre anni realizza le sue prime opere in poliuretano espanso. Sono i famosi “Tappeti-natura” che saranno esposti a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. Ha appena ventisei anni quando decide di partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche che si affacciano alla fine degli anni ’60. Si tratta dell’Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Partecipa, quindi, alle prime due rassegne internazionali allo Stedelijk Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna.
Dopo un anno sperimenta Arte Vita. Militante politico e animatore della cultura giovanile dell’epoca si dedica alle periferie urbane del Mondo, dal Nicaragua, alle riserve indiane negli Usa e in diversi Paesi dell’Africa. Ma è avvicinandosi ai quarant’anni che Gilardi trova la sua strada che ne farà un grande a livello internazionale; si dedica alle installazioni interattive, come arte “relazionale”, come motore di profonde trasformazioni sociali.
E’ chiamato ad esporre le sue istallazioni in diverse gallerie facendole accompagnare da workshops creativi con il pubblico.
Gli anni ’90 vedono tante sue installazioni interattive multimediali a livello internazionale. Con Claude Faure e Piotr Kowalski,da vita all’associazione internazionale Ars Technica, di cui diviene responsabile in Italia, promovendo nella sua Torino le mostre internazionali “Arslab. Metodi ed Emozioni” (1992), “Arslab. I Sensi del Virtuale” (1995), “Arslab. I labirinti del corpo in gioco” (1999).
Nel 2008 è ideatore, sempre a Torino, del progetto del Pav- Parco Arte Vivente, che riassume le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Arte.
Gilardi, era noto anche come autore di due libri di riflessione teorica: “Dall’arte alla vita, dalla vita all’arte (La Salamandra, 1981) e “Not for Sale” (Mazzotta, Milano 2000 e Les Presses du réel, Dijon 2003). Sciveva anche per quotate riviste d’arte come “Juliet” e “Flash Art”.
L’arte italiana da oggi è certamente più povera.
R.I.P.
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