Il Mic: Ministero della Cultura rende omaggio alle attrici italiane del passato

L’attrice del cinema muto Lydia Borrelli, bravissima in teatro ha lavorato in alcuni film sino agli anni 70. Ha istituito la casa di riposo per artisti Lydia Borrelli.

Maria Catalano Fiore

L’ICCD Il Ministero della cultura, un ramo del Ministero per i Beni Culturali, in occasione dalla riapertura delle sale cinematografiche, omaggia con una campagna fotografica di volti e luoghi, tratti dal suo archivio fotografico.

Il Ministero dei i Beni e le attività Culturali ed Ambientali è stato istituito da Giovanni Spadolini (con decreto-legge 14 dic.1974 n. 657) convertito nella Legge 29 gennaio 1975 n. 5. Da allora solo pochi aggiornamenti.

Un DECRETO LEGGE 1 MARZO 2021, N. 22 da disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. (GU Serie Generale n.51 del 01-03-2021) Art. 6 Comma 1: Il “Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo è ridenominato “Ministero della Cultura”. Conserva la sua sede in via del Collegio Romano, 27, Roma. Ministro attualmente in carica Dario Franceschini.

Questo nuovo ramo del Ministero si occupa anche del Cinema Italiano e del suo Archivio dati. Il Cinema italiano è uno dei primi, attivo sin dall’epoca dei Fratelli Lumiere, i primi filmati vengono realizzati nel 1896 in varie città italiane. Ovviamente destano curiosità ed incoraggiano gli operatori a produrre sempre nuove pellicole sino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica.

Nei primi anni del 900 si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani, una piccola battuta di arresto si avrà con il primo conflitto mondiale, ma già con gli anni 30 e l’avvento del sonoro raggiungerà vette mondiali.

Agli inizi del XX secolo si sviluppano, addirittura, in tutta Italia i Cinema ambulanti che provvedono all’alfabetizzazione del mezzo visivo. Il Cinema appare ancora legato agli spettacoli tradizionali della commedia dell’Arte. Sorgono case di produzione, i soggetti sono per lo più di tradizione: Il Conte di Montecristo, Giuditta e Oloferne, Francesca da Rimini, Rigoletto ecc….dal 1905 anche soggetti storici come “La presa di Roma” sfruttandoli come divulgazione pedagogica.

Una delle prime locandine

L’ICCD mostra tutta una serie di foto di Donne / Dive che racconta il mondo del grande schermo attraverso il suo patrimonio dell’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione) e che sono le prime ad alimentare il fenomeno del divismo che darà il via a qualcosa che dura a tutt’oggi.

Una campagna fotografica, che si spera prosegua, concepita in più episodi, di cui il primo è dedicato alle grandi protagoniste femminili del Cinema del 900.
La prima generazione di interpreti, quelle attrici che, dal Teatro hanno varcato la soglia dell’arte cinematografica diventando delle vere e proprie Star del cinema muto italiano.

LE ATTRICI

Il Cinema è una serie di storie interpretate da volti spesso così riconoscibili da diventare famigliari ed iconici.

Mario Nunes Vais

Tra le immagini del bel mondo immortalate da Mario Nunes Vais (Firenze 1856-1932) uomo colto e raffinato della Firenze fin de siecle, di famiglia ebraica, non fece mai commercio della sua attività di fotografo, a volte anche di attore, che considerava un piacevole hobby. Nell’arco di circa 40 anni ha realizzato circa 70.000 fotografie. Riprendeva la società del suo tempo senza limitazioni. Posarono per lui una serie di personalità: fotografo preferito di Gabriele D’Annunzio e dei maggiori poeti crepuscolari e futuristi. E’ morto pochi anni prima della promulgazione delle “Leggi Raziali Antiebraiche (1938), La figlia Laura sfuggita, avventurosamente, alla morte, nel 1973, ha donato tutto il materiale dello studio paterno, che era riuscita a salvare, all’ “Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.

Evelina Paoli

All’inizio del secolo scorso ecco apparire i volti di Evelina Paoli, nome d’arte di Lina Vianello (Fi 1878- Bo1972). Nata in una famiglia della ricca borghesia fiorentina, comincia la sua carriera teatrale a 18 anni, ad inizio 900 è attrice giovane nella compagnia di Eleonora Duse, con la quale va in tournèe, anche in America, nel periodo 1900-1902. Nel 1905 è con il marito, Leone Papa, nella Compagnia del Teatro Stabile Argentina dove interpreta personaggi dannunziani. Nel 1912 è prima attrice con Ruggiero Ruggieri. A metà del 1910 si avvicina anche al Cinema. All’apice della sua carriera, fu costretta al ritiro per una gravissima malattia. Maggiore fortuna ebbe negli anni della maturità. Sposa in seconde nozze il regista Enrico Guazzoni, si ritira ad inizio anni 50, dopo la morte del marito, andando a vivere nella casa di riposo per artisti Lydia Borrelli di Bologna.

Giannina Chiantoni

Giannina Chiantoni (Bernalda Mt. 1881-Bo 1972): figlia d’arte, suo padre, zio e fratello e nipote sono affermati attori. E’ sulle scene già all’età di 5 anni, nel 1902 è prima attrice giovane con Ermete Novelli, suo autentico maestro, sino all’ammissione nella Compagnia delle Sorelle Grammatica. Si sposa con l’attore Ernesto Sabbatini, dal quale divorzia diversi anni dopo. Nel 1909 entra a far parte dello “Stabile del Manzoni di Milano”, è prima attrice alternandosi con Irma Grammatica. titolo che le viene riconfermato nel 1917 al “Teatro Argentina di Roma”. Prosegue la carriera brillantemente sino al 1930. Anche lei esordisce nel Cinema nel 1910 con ottimo risultato. Anche lei si spegne ultranovantenne nella casa di riposo Lydia Borrelli nel 1972.

Olga vittoria Gentili

Olga Vitoria Gentili (Na 1888-Rapallo 1957): attrice molto popolare ed apprezzata sia in Italia che all’estero, inizia a recitare nel 1908, nel 1913 fu seconda donna con Ruggero Ruggeri e il nome in locandina sino al 1920. Dal 1921 ha recitato accanto a Ruggero Capodaglio, Sergio Tofano, Vittorio De Sica ecc… Continuò la sua attività anche durante la guerra per tornare con Tofano nel 1950. Esordisce nel Cinema nel 1933 lavorando sino al 1953. Frequenti le sue partecipazioni di Recitazione in Radio l’EIAR e poi Rai.

Lyda Borrelli

Lyda Borrelli( 1887-1959): attrice soprattutto cinematografica, nel 2017 una pubblicazione e mostra in suo onore al secondo piano del Palazzo Cini a Venezia. Una mostra per mettere soprattutto in risalto la figura di questa attrice e donna. Pochi sanno che Lyda Borrelli era la moglie del Conte Vittorio Cini. Nel 1918, a soli 31 anni lascia la carriera per dedicarsi alla famiglia. Da alla luce 4 figli. Giorgio, Mynna e le gemelle Yana e Yda. Da Giorgio, morto in un incidente aereo, prende il nome la Fondazione, situata sull’isola di San Giorgio.

Le sorelle Grammatica in una delle tante versioni de “Le sorelle Materassi”, qui con Massimo Serato.

le sorelle Emma ed Irma Grammatica: Irma (1867-1962) ed Emma (1874-1965) ed una terza sorella Anna (cognata di Wanda Capodaglio). Le celebri Sorelle Grammatica, per molti decenni personalità di primo piano sulla scena e sugli schermi italiani, dagli esordi nella compagnia di Eleonora Duse al celebre film del 1944 “Le sorelle Matererassi”. poi portato anche sugli schermi televisivi. La loro carriera infatti fu lunghissima. Fisse in televisione dal al 1955 al 1965 con un’ultima stupenda trasposizione de “Le sorelle Materassi” con Giuseppe Pambieri.

Francesca Bertini

La Diva per eccellenza Francesca Bertini. “La diva delle tende” pseudonimo di Elena Seracini Vitiello (Fi 1892-Roma 1985). Figlia adottiva di un trovarobe, nasce tra Prato e Firenze e trascorre l’infanzia a Napoli dove giovanissima sale sul palcoscenico del famoso Eduardo Scarpetta. Successivamente comprende, anche per la sua voce sgradevole, che la sua carriera è nel Cinema Muto. A 21 anni si traferisce a Roma e prende il nome di Francesca Bertini. Nel giro di due anni diventa una vera diva, il successo più eclatante arriva nel 1915 con il ruolo della napoletana “Assunta Spina” tratto dal dramma di Salvatore di Giacomo, per la regia di Gustavo Serena. Indubbiamente dotata di notevole bellezza e capacità di imporre la propria presenza in scena, soprattutto in parti tragiche, è stata il primo vero esempio di Diva Cinematografica. Il suo indiscutibile divismo e la frequentazione con il bel mondo la portarono a conoscere il banchiere svizzero Alfred Cartier ed a sposarlo. In seguito le apparizioni si fecero più rare, con l’avvento del sonoro, bisognava doppiarla. Negli anni 60 e 70 fece qualche apparizione televisiva. Nel 1969 diede alle stampe una sua biografia.

Diverse e notevoli sono altre attrici esposte in questa mostra e protagoniste del cinema Italiano ai suoi esordi come ad esempio Dina Galli ecc….

Dina Galli

L’opera di Nunes Vais, custodita oggi nelle collezioni fotografiche dell’ICCD, ha definito l’immagine di numerosi personaggi del mondo della cultura, della politica e della vita mondana a cavallo tra i due secoli, consentendo di restituire oggi una testimonianza unica dei soggetti, ritratti durante tutte le proprie attività.

Sarebbe auspicabile organizzare altre mostre a tema, sui vari protagonisti a cavallo dei due secoli immortalati da Nunes Vais.

L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione si unisce così alle iniziative in favore del ritorno nelle Sale Cinematografiche promosse dal Ministero della Cultura

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