I Luoghi della memoria

OGGI commemoriamo i nostri defunti, chi tradizionalmente, chi in modo più agnostico, ma il ricordo è qualcosa che difficilmente perderemo…..

Maria Catalano Fiore

I nostri luoghi della memoria, sempre e comunque poco piacevoli, per quello che comportano: mancanza, dolore…

A volte, ovviamente quelli più antichi, sono un vero Museo a cielo aperto. Vi sono sculture così belle ed importanti, che lasciano basiti.

Sarebbe bello visitare uno di questi cimiteri, non oggi che è dedicato al dolore e rispetto per i defunti, ma un qualsiasi giorno infrasettimanale, magari illuminato da un bel sole.

Alcuni cimiteri sono famosissimi per la loro bellezza, per le tombe ed i personaggi che li giacciono, ma anche a Bari c’è un magnifico Cimitero Monumentale. Un’area ben distinta dai nuovi loculi, persino con una entrata a parte: L’entrata Monumentale dall’impronta di un Tempio greco.

Parecchio si è scritto su queste tombe, anche in maniera frammentaria e giornalistica, ma ci sono due belle pubblicazioni, entrambe nel 2016, che vale la pena consultare:

Sergio Chiaffarata e Giulia Perrino : ” Il Cimitero Monumentale di Bari, memorie storiche e testimonianze dimenticate” ed. Gelsorosso 2016.

Questo volume prende avvio dal desiderio degli autori di condividere una iniziale ricerca sulla Scultura pugliese dell’800-900 che ha portato alla riscoperta del Cimitero Monumentale di Bari, anche per acquisire maggiore consapevolezza sulla nostra storia.

Inaugurato il 3 dicembre del 1842 rappresenta una vera e propria città nella città, considerando l’espansione urbana dalla metà del 900 ad oggi. Subito dopo l’ingresso, nella sua pietra bianca è incisa una epigrafe dello storico Giulio Petroni (Canneto 1778 ea aggregato di Mazzini alla “Giovane Italia”, autore della più grande “Storia di Bari”(1857-1858 ) che recita: “Alle ceneri dei trapassati ed alle lacrime dei superstiti”.

Alcune sculture non è avventato definirle opere d’arte: raffinate sculture messe in piedi per onorare i principali esponenti della ricca borghesia della città.

Alessandro De Luisi e Liliana Tangorra: “I Giardini della memoria. il Cimitero Monumentale di Bari” ed. Quorum, 2016 con Prefazione ed intervento di Christine Farese Sperken esperta in Arte Pugliese tra l’800 e il 900, Docente di Arte Contemporanea presso l’Ateneo locale.

Lo studio dei Cimiteri è di frequente lo studio dell’Arte e del culto dei morti sia culturale che artistico-scientifica che mentre in grandi città internazionali appare quasi normali, per una regione “marginale” come la Puglia appare desueto, anche se i nomi degli artisti operanti nel settore non lo sono affatto, così come quelli delle grandi famiglie committenti.

Questa statua di impianto futurista, probabilmente attribuibile all’architetto Saverio Dioguardi,(1888-1961) autore anche del “Monumento ossario” dei caduti della Prima guerra mondiale, è in effetti particolarmente bella nel suo significato e nel suo grande pathos. come intensa è la scritta sull’Ossario “Vivono e Vivranno”.

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