Germogli dopo il solstizio d’inverno

Le stagioni seguono il loro corso, anche in questo clima poco piacevole e pericoloso.Si deve restare in casa, per precauzione, il sole più caldo filtra solo attraverso le finestre.

Maria Catalano Fiore

In realtà la Primavera è già arrivata, secondo i complicati calcoli astrali siamo già in primavera dalle ore 4,50 del 20 marzo 2020. Le date e gli orari degli equinozi cambiano sempre, poichè calcolano il momento preciso in cui il sole si dispone perfettamente allo Zenit. Piuttosto complessi i calcoli, modificati ulteriormente dal 2000.

In questo momento storico, difficile parlare con ottimismo o con retorica, l’uomo si sta uccidendo da solo, ma l’uomo può uccidere un fiore, due, tre, ma non può contenere, nè fermare la primavera. La primavera è l’inno d’amore della natura, rappresenta, in questo momento, la speranza di una ripresa, di uscire da questa pandemia mondiale che noi stessi, molto probabilmente, con i nostri comportamenti superficiali, abbiamo determinato, magari involontariamente, ma sempre colpevolmente.

L’arte da sempre rispecchia un particolare momento storico, un urlo che cerca di farci capire come interpretare il passato e come aprirci mentalmente al futuro.

Scontato e retorico, parlare della Primavera di Botticelli o della musica di Vivaldi, con le sue Quattro stagioni. Complessa l’analisi dei personaggi rappresentati, del loro simbolismo e degli stessi committenti.

Proporrei, invece tre opere di autori di età, esperienze ed epoche, assai diverse, con un unico filo conduttore, la primavera come rinascita e vita.

Il più giovane, Biagio Monno (Toy Blaise) che ha raffinatezza di cogliere nei nuovi germogli occhi aperti alla nuova stagione ed al futuro.

Germogli

E per oggi ci fermiamo qui. Domani proseguiamo con un commento dei disegni di Vito Valenzano ed Angelo Musacchio.