Alfonso Gatto, poeta dei silenzi…

Alfonso Gatto (Salerno 17 luglio 1909- Orbetello 8 marzo 1976) è stato un artista a 360°. Poeta, scrittore, pittore e critico d’arte e letterario, Docente di lingua Italiana.

Maria Catalano Fiore

Stamattina, riordino pensieri, scorro il web, Rino Bizzarro, attore e poeta, ha rievocato Alfonso Gatto. Alfonso Gatto un poeta, pittore, docente, critico d’arte e letterario, un poeta un po’ dimenticato che ha scritto cose bellissime, nei suoi lunghi silenzi e pause.

Anni fa l’ho scelto come poeta collaterale in un esame universitario di Letteratura Italiana Moderna, scelta poco gradita dal docente, cambiai, gli proposi Giuseppe Tommasi di Lampedusa, arricciò le sopracciglia, non ho mai capito cosa intendesse per Letteratura Italiana Moderna…..lui cariatide nel suo mondo e sul suo falso piedistallo.

Vi propongo pochi versi, il testo di una rubrica televisiva Rai dal 1963 sino a metà anni 70 “Almanacco” molto bella ed interessante. La musica era di Gino Peguri, autore televisivo.

Versi quanto mai attuali in questo carosello di sciagure in cui siamo volenti o nolenti, immersi.

Alfonso Gatto in una sua tipica posa riflessiva.

LA BALLATA DEL TEMPO

Giorni e giorni / notti e notti

e quel che fu;

sogno un tempo /gioco e amore/ ritornerà.

Vince e perde,/ il rosso e il nero,

nella storia/ tutto è gloria,/ passa e va….

Gioca sul tre, /vincerà l’amore;

Perdi con me,/chi vivrà vedrà…..

Alfonso Gatto 1963.

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